RIEDUCAZIONE POSTURALE

“La Nostra Postura è espressione della Nostra Storia.”
Prof. D. Raggi

Il metodo di riequilibrio muscolare che utilizzo è un metodo multisciplinare, ideato dal prof. Raggi. Questo approccio analizza l’individuo nella sua globalità, attraverso un’attenta osservazione della postura e ad una scrupolosa raccolta dati, con l’obiettivo di cercare la/le causa/e reale/i dei disequilibri e dei disagi di cui soffre la persona.
Quasi mai la causa del dolore si trova nella regione dove il dolore si manifesta, ad eccezione di un trauma diretto.

Con questo metodo si agisce sulle cause e non sugli effetti!

UN METODO CHE FUNZIONA PERCHE’ FONDATO SU SOLIDE BASI FISIOLOGICHE.

Il corpo umano è una macchina in perfetto equilibrio in tutte le sue parti e basta modificarne una per modificare anche le altre.

Il Sistema Tonico Posturale, che regola il tono muscolare (quelle tensioni muscolari che ci permettono di stare in piedi, camminare, compiere dei gesti), è un sistema cibernetico all’interno del quale avvengono complessi processi psiconeurofisiologici. Le informazioni provenienti dai recettori posturali (i sensori che registrano la posizione del corpo nello spazio ed inviano le informazioni al “computer centrale”) come il piede, l’occhio, l’apparato stomatognatico, l’apparato muscolo-scheletrico, la cute, permettono a questo sistema di regolare il tono muscolare (cioè la quantità di tensione per mantenere l’equilibrio in una data posizione). I centri corticali individuano gli obiettivi statici o dinamici, quelli sottocorticali attuano le strategie esecutive attraverso lo schema corporeo soggettivo. 

Semplificando, i primi individuano “cosa bisogna fare” e i secondi “come farlo”. Siccome il “cosa” è prioritario, lo schema corporeo soggettivo (con gli eventuali disequilibri posturali) determinerà la qualità dell’impiego muscolare e tanto peggio sarà rappresentato (per esempio disequilibri e storture per traumi, malattie, posture viziate, problemi visivi, problemi agli organi interni), tanto più il sistema muscolare verrà utilizzato in eccesso di tensione e in cocontrazione di muscoli non necessari per quell’azione, fino ad organizzare schemi motori alterati (compensi) che con il passare del tempo daranno origine a dolori nelle zone del corpo dove le forze andranno a scaricarsi.

Tutto questo avviene perché i centri sottocorticali sono implicati nelle strategie di salvaguardia della vita e quindi alla ricerca del non dolore.

Immaginiamo di voler costruire una torre con dei cubetti. Posizioniamo il primo, sopra ne mettiamo un altro, ma leggermente spostato a destra. Quelli che seguiranno dovranno essere posizionati un po’ più a sinistra, altrimenti la torre risulterà sbilanciata a destra e… cadrà. È quello che fa il Sistema Tonico Posturale in caso per esempio di traumi: regola la tensione dei “tiranti” (muscoli), che muovono i vari segmenti ossei, in modo da orientarli nella posizione migliore che ci permette ancora di muoverci e mantenere un buon equilibrio in assenza di dolore con la funzione di sopravvivere.

Facciamo ora un esempio riferito al corpo umano: nel caso di una distorsione tibio-tarsica, i centri sottocorticali grazie al gamma motoneurone, invieranno a tutti i muscoli periarticolari (muscoli che agiscono sull’articolazione della caviglia), un messaggio di contrazione in modo da immobilizzare l’articolazione per difendersi dal dolore. Questa reazione antalgica, utile nell’immediato, comporterà una modificazione degli schemi corporei (simile alla torre di cubetti), in modo da garantire al corpo ancora una certa funzionalità ed un equilibrio statico e dinamico (riusciremo ancora a muoverci anche se con un po’ di zoppia, ma in assenza di dolore o dolore ridotto entro la soglia individuale di sopportazione). Ma se l’eccesso di tono muscolare dovesse perdurare nel tempo, comporterebbe un accorciamento muscolare locale e, per adattamento, anche sistemico con alterazioni distrettuali e sistemiche della fisiologica sequenza articolare e la riorganizzazione di un nuovo equilibrio adattivo, comportando disassiamenti segmentari scheletrici (come la torre di cubetti non allineati, ma che riesce ancora a stare in equilibrio). Il movimento risulterà limitato o sostituito dall’intervento di altre articolazioni che nel tempo diventeranno causa di ulteriori conflitti meccanici (il non allineamento dei cubetti comporterà una distribuzione del loro carico non uniformemente distribuito sulla superficie del primo cubetto, comprimendone solo una parte).
Il trattamento della causa impedisce di sviluppare questi ulteriori conflitti meccanici, andando ad agire laddove è nato il problema (allineando il secondo cubetto, tutti gli altri si riallineeranno sul primo), garantendo schemi corporei più funzionali, a favore di una maggior plasticità e salute del sistema muscolo-scheletrico.

A CHI SERVE?

A tutti, giovani, anziani, atleti e sedentari.

PER QUALI PROBLEMI?

artrosi cervicale
artrosi dell’anca
artrosi del ginocchio
artrosi lombare
alluce valgo
gomito del tennista
tunnel carpale
lombalgia
lombosciatalgia
cervicalgia
algie in genere
iperlordosi
ipercifosi
ernia jatale
ernie discali
protrusioni
formicolii
parestesie
cefalee miotensive
stasi venosa o linfatica
blocchi respiratori
rieducazione temporomandibolare
rieducazione posturale della lingua
altri problemi legati alla postura.

COSA PROPONIAMO:
Raccolta dati approfondita per stabilire le cause del problema, test di valutazione specifici, trattamento della/e causa/e.

Le sedute sono individuali.



Postura
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Dinamico Sport Dimension
di Daniele Bernasconi

Via Moree 3, 6850 Mendrisio
Tel: 076 374 21 11
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Orari di Apertura:
Lun - Ven: 8:00 - 20:00
Orari flessibili su richiesta.

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